09 luglio 2002

 

TPIY: Gruban, richiesta di scarcerazione preventiva


Momcilo Gruban avanza la richiesta di scarcerazione preventiva per essersi volontariamente consegnato al Tribunale ONU


L'Aja, 9 luglio 2002 - Momcilo Gruban ha avanzato richiesta per la scarcerazione preventiva per essersi volontariamente consegnato al Tribunale Onu per i crimini commessi nella ex Yugoslavia a partire dal 1991.
La Procura si oppone affermando che non si è trattato di una vera e propria resa, anche se la Repubblica Federale yugoslava e il Ministero della giustizia serbo forniscono le garanzie. La Corte, presieduta dal giudice Richard May, deciderà nei prossimi giorni

Di cosa è accusato Momcilo Gruban

Momcilo Gruban, noto anche come 'Ckalja', è sotto processo al Tribunale Onu per crimini contro l'umanità, gravi violazioni della Convenzione di Ginevra del 1949 e crimini di guerra.
È stato uno dei comandanti nel campo di concentramento Omarska in Bosnia Erzegovina in cui sono stati torturati, violentati, seviziati, anche fino alla morte oltre 3.000 non serbi fatti prigionieri tra il 25 maggio e il 30 agosto 1992 a Prijedor, durante un attacco delle milizie serbe in Bosnia Erzegovina.

Zeljko Meakic era il direttore del campo di concentramento, Miroslav Kvocka e Dragoljub Prcac erano i vicedirettori, mentre Gruban - insieme a Mladen Radic e Milojca Kos - era al comando degli militari del campo.
Momcilo Gruban, quindi, non può essere ritenuto responsabile di tutte le 'attività' che si svolgevano nel campo di concentramento, ma soltanto di aver fisicamente fatto in modo che tutto funzionasse, nonché di aver impartito gli ordini affinché i detenuti venissero torturati, seviziati, violentati, uccisi.

Le argomentazioni della difesa

Per la difesa, visto che Gruban si è volontariamente consegnato al TPIY il 2 maggio non sussistono le condizioni per ritenere che possa inquinare le prove, commettere nuovamente i crimini di cui è accusato, fare pressione sui testimoni, fuggire.

L'opposizione dell'accusa

La Procura Onu si è opposta alla richiesta affermando che il fatto che Gruban si sia consegnato non si possa considerare come segno di 'resa', ma più che altro come una scelta obbligata.
L'imputato si è infatti consegnato al TPIY solamente dopo l'11 aprile 2002, giorno in cui la legge per la collaborazione tra Tribunale Onu e Repubblica Federale di Yugoslavia è entrata in vigore.

La Corte: giudice Richard May, presidente; giudice Patrick Robinson; giudice O-Gon KwonCancelliere: Hans HolthuisProcura: Joanna Korner; Kapila WaidyaratneDifesa: Sanja Turlakov

by Valentina Cosimati
pubblicato su RadioRadicale.it
L'Aja, 9 luglio 2002

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